- È stata diffusa su Facebook la notizia che Donald Trump avrebbe cacciato Von Der Leyen durante il summit alla Casa Bianca sull’Ucraina.
- È una storia inventata.
- Non esiste alcun riscontro di una simile notizia e la Commissione europea ha smentito la sua veridicità.
Il 21 agosto 2025 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si sostiene che il 18 agosto 2025 Donald Trump avrebbe «cacciato via» Ursula Von Der Leyen durante il colloquio a porte chiuse alla Casa Bianca con i presidente ucraino Volodymyr Zelensky e diversi leader europei per parlare del processo di pace in Ucraina, invasa militarmente nel 2022 dalla Russia. Il presidente americano, si legge ancora, avrebbe detto alla presidente della Commissione europea: «Ursula, ora abbiamo un colloquio da adulti con persone importanti, per favore aspetta fuori».
È una notizia infondata.
Non esiste alcun riscontro in nessun media credibile e affidabile del fatto che Trump abbia cacciato Von Der Leyen durante il colloquio alla Casa Bianca a porte chiuse con diversi leader europei sulla guerra in Ucraina. Arianna Podestà, portavoce della Commissione europea, ha ufficialmente smentito su X la falsa notizia, specificando che Von Der Leyen alla Casa Bianca «ha partecipato a tutti gli incontri, in ogni momento, con gli altri leader europei».
Come ricostruito dai fact-checker di Faktograf, la notizia infondata è stata diffusa dal vicepresidente del parlamente tedesco, Omid Nouripour, appartenente al partito dei Verdi, che durante il programma televisivo “Frühstart” sul canale tedesco n-tv ha riferito che durante l’incontro a Washington, Ursula von der Leyen avrebbe dovuto lasciare la sala perché gli americani volevano parlare solo con «leader» o «capi di Stato eletti» in elezioni politiche. Successivamente, tuttavia, lo stesso Nouripour ha ammesso su X di aver diffuso informazioni errate.
- No, la Bulgaria non rinuncerà all’adozione dell’euro dopo la caduta del governo per le proteste nel PaeseNo, la Bulgaria non rinuncerà all’adozione dell’euro dopo la caduta del governo per le proteste nel Paese
- I Paesi europei hanno rinviato ancora una volta la scelta tra sicurezza dei minori e tutela della privacy
I Paesi europei hanno rinviato ancora una volta la scelta tra sicurezza dei minori e tutela della privacy


